Come smontare il saxofono

Strumenti a fiato

Come smontare il saxofono?
A primo impatto, la risposta a questa domanda potrebbe apparire semplice e scontata: per smontare il saxofono seguo il procedimento inverso a quello che ho seguito per montarlo, ed il gioco è fatto!
In realtà, occorre tenere a mente qualche accortezza quando, dopo aver finito di suonare, ci si appresta a smontare il saxofono.

Una volta terminato di suonare lo strumento infatti, occorre porre altrettanta, se non maggiore cura, nel smontarlo e riporlo nell’astuccio.

Come divevamo nell’articolo sul montaggio dello strumento, il saxofono è composto da tre parti: il bocchino, il collo, e il corpo centrale. Occorrerà in primis separare queste tre parti dello strumento e poi procedere singolarmente alla loro pulizia. ll sistema più rapido per smontare il collo del saxofono è quello di scuoterlo ruotandolo, come se doveste far uscire qualcosa che ci si è incastrato all’interno.

La prima cosa essenziale è infatti quella di asciugare internamente il saxofono, prestando particolare attenzione al collo dello strumento, dove si sarà creata indubbiamente della condensa, del vapore acqueo, recato con il nostro fiato.

Per pulire il corpo dello strumento, occorre passarci all’interno un panno di microfibra con attaccato un piccolo pesetto, in modo che sia più facile farlo passare in tutta la lunghezza del saxofono. Ricordatevi di far entrare il pesino dalla campana, capovolgete lo strumento e quindi estraetelo dalla parte alta dello strumento (dove eravate andati ad inserire il collo). Ripetete queste operazioni di pulizia un paio di volte.

Come pulire ed asciugare il saxofono

Pulire il collo

Il sistema migliore per pulire il collo del saxofono, è seguire quanto avete fatto per pulire il corpo dello strumento stesso. Questa volta però, è consigliabile che il panno in microfibra sia una piccola striscia, più o meno della misura di un quarto di un normale fazzoletto, ma abbastanza lungo, diciamo intorno ai 40 cm. Esso infatti andrà inserito dalla parte larga del collo ed estratto dall’uscita più stretta.

Attenzione: qualora doveste avvertire una resistenza, significa che il panno si sta incastrando. In questo caso sarà necessario ritirare fuori la striscia in microfibra dalla parte larga e ripete l’operazione di asciugatura e pulizia con maggior cautela.

Terminata la pulizia, inserite il tappo in plastica del collo e riponetelo nell’apposito alloggiamento dell’astuccio.

Pulire il bocchino

Anche per il bocchino, terza e ultima parte dello strumento, dobbiamo avere l’accortezza di asciugalo internamente.
La situazione ideale sarebbe di poter avere a disposizione uno spazzolino flessibile, che garantisce un’ottima asciugatura.
In sua mancanza, procedete in questo modo per la pulizia del bocchino:

  1. Smontante l’ancia e riponetela nella sua scatoletta (non quella dove ci sono tutte le ance nuove, ma una scatoletta a parte)
  2. Smontate la fascetta
  3. Soffiate con forza e asciugate il tutto con il panno in microfibra
  4. Proteggete il bocchino inserendolo nella apposita copertura e riponetelo quindi nell’astuccio.

È importantissimo che alla fine non lasciate il panno umido all’interno dello strumento: stendetelo invece sullo stendibiancheria come fosse una normale maglietta, niente più.
Qualora voi facciate l’operazione di pulizia nell’aula della scuola di musica o nella sala prove della banda, riponete il panno nella tasca esterna dell’astuccio. Infatti, nient’altro deve stare all’interno dell’astuccio, dove alloggia lo strumento.

 

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Chi sono – Gian Battista Corti Da da ormai diversi anni sono Artist Relation e Product Specialist Manager di Yamaha Music Europe – Branch Italy.
Prima di ricoprire tale posizione ho collaborato come trombonista basso in diverse orchestre del Nord Italia. Ho effettuato gli studi di Musicologia presso l’Università di Pavia, sezione staccata di Cremona.
Ho inoltre diretto diverse formazioni bandistiche e le relative Scuole di Musica.

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