Musica ed intelligenza emotiva: in viaggio tra le emozioni musicali dei bambini

Pianoforti

Mai sentito parlare di intelligenza emotiva? Un argomento enorme e pieno di fascino, che con la musica ha veramente tanto a che fare.

Si parla spessissimo dei benefici che la musica ha sullo sviluppo psicofisico dei bambini, in particolare sullo sviluppo cognitivo. Le neuroscienze confermano, ormai quotidianamente e senza alcuna incertezza, l’importanza e oserei dire la “necessità” di avvicinare i bambini alla musica in età precoce. Oggi vorrei provare ad esplorare un aspetto non così spesso trattato, come quello delle ricadute positive della musica sulla sfera emotiva dei bimbi. E in particolare quanto sia importante un insegnamento della musica che lasci ampio spazio alla creatività, all’espressione di sé attraverso la musica. Fare musica in modo creativo è una grande risorsa perché permette di alimentare la propria fantasia, ma anche la capacità di guardarsi dentro, di riconoscere e dare un nome alle proprie emozioni, imparando così a stare meglio con sé stessi e con gli altri.

Riflettevo su questo proprio in questi giorni, quando, come ogni anno, si è svolto il Junior Original Concert a Caserta, un concerto molto particolare che ha visto coinvolti i giovani compositori delle Scuole di Musica Yamaha di tutta Italia. Durante le prove e durante lo spettacolo guardavo questi bambini e non potevo fare a meno di stupirmi ed ammirarli per la loro capacità di essere sereni, ma nello stesso tempo solidi, emozionati ma capaci di controllarsi; concentrati, ma sereni; adulti e cuccioli allo stesso tempo. Li guardavo cantare e suonare assieme, felici, nei corridoi, nei bagni, a tavola, senza ombra di competizione, ma solo voglia di condividere, di fare qualcosa di davvero bello ed importante per sé e per gli altri.

bambini e emozioni

Non è stato un martello a rendere le rocce così perfette, ma l’acqua, con la sua dolcezza, la danza e il suo suono. Dove la forza può distruggere, la gentilezza può scolpire. (R. Tagore)

E allora mi sono detta: eccoli qua i famosi benefici della musica!!! Quelli che vanno al di là degli aspetti legati alla performance, all’esibizione; che prescindono dal fatto che questi piccoli decidano o meno di fare i musicisti nella loro vita futura.

E così ecco alcune riflessioni sull’intelligenza emotiva musicale, certamente non esaustive. Seguite anche i prossimi articoli per approfondire.

MUSICA E INTELLIGENZA EMOTIVA PER CONOSCERE ED ESPRIMERE SE STESSI

Se per i bambini dare un nome alle cose che provano è fondamentale, altrettanto importante è avere più modalità, più linguaggi, più codici, più canali per esprimerle. E più saranno capaci di descrivere ciò che sentono, più nascerà la consapevolezza di sé che permetterà loro di “gestire” le proprie emozioni senza esserne sopraffatti e travolti. Non esiste ovviamente un solo canale di espressione delle proprie emozioni: il linguaggio, la poesia, il disegno (che sappiamo essere fondamentale, soprattutto per i più piccoli), l’arte in genere, la danza, per certi versi anche lo sport…

Certo è che la musica, essendo un linguaggio universale, ed essendo una “dotazione genetica” di chiunque, può essere uno strumento privilegiato perché permette non solo di riconoscere le proprie emozioni, ma di esprimerle e condividerle, essendo una delle forme di comunicazione più emozionali che esistano. La musica è tutta emozione, comunica sentimenti, stati d’animo, persino idee, in un modo in cui la matematica non potrebbe mai, nonostante musica e matematica abbiano moltissime cose in comune. Talvolta nemmeno il linguaggio verbale ce la fa. Possiamo con tranquillità dire, senza paura di essere smentiti, che la musica è una delle strade di accesso principali all’intelligenza emotiva.

La parola emozione deriva dal latino “emovere” che significa “muovere fuori” ed è facilmente associabile al concetto di trasmettere ed esprimere le proprie emozioni.

In realtà sviluppando l’intelligenza emotiva si hanno ricadute positive anche sulla sfera cognitiva: si impara meglio, si impara di più perché non aggrediti da emozioni negative che distraggono dall’ascoltare e provocano stress, si è più attenti e concentrati, più solidi e capaci.

Oggi ci troviamo spesso di fronte a bambini e adolescenti incapaci di gestire le proprie emozioni; fenomeni come il bullismo, purtroppo tristemente sempre più diffuso, o l’abuso di alcol, droghe o la fuga nella tecnologia, denotano un’estrema fragilità emotiva dei nostri bambini.

Per lungo tempo la scuola si è occupata principalmente del loro sviluppo cognitivo, focalizzandosi sullo sviluppo delle abilità linguistiche, matematiche, scientifiche; ma diventa sempre più urgente prendersi cura di abilità fondamentali che possiamo denominare “emozionali e sociali” come il saper controllare gli impulsi, saper vivere intensamente ma anche gestire le proprie emozioni, la risoluzione dei conflitti, l’empatia e la consapevolezza di sé e dell’altro; tutte abilità queste che permettono di avere una vita equilibrata, serena e che sono imprescindibili per avere successo nella vita.

 

MUSICA E INTELLIGENZA EMOTIVA PER ESPRIMERE LA PROPRIA CREATIVITÀ

Spesso si sente dire ai bambini e ai ragazzi che andare a scuola è “NOIOSO”. Credo bisognerebbe interrogarsi su questo. Mi piace pensare che a scuola si possa imparare prima di tutto a “pensare”; che ci siano maestri e professori che insegnano ai bambini a pensare ed agire in maniera autonoma, creativa. Un bravo insegnante non è quello che passa semplicemente delle informazioni, delle nozioni, ma è quello che crede nell’intelligenza e nelle capacità dei propri allievi di fare da soli, è quello che crede che possano creare il nuovo, con le loro mani. Sappiamo che gli ormoni che il cervello secerne quando è sotto stress inibiscono la capacità dell’ippocampo di ricordare o imparare. Le neuroscienze parlano di uno stato cerebrale ottimale per l’apprendimento: ovvero quello che propone progetti stimolanti, motivanti, che li mettano al timone di sé stessi e del proprio percorso di apprendimento, quello che attiva motivazione, perché prevede un fine tangibile, ma anche divertimento, creatività e passione. Qualcosa che faccia percepire loro di fare qualcosa di significativo, di importante e che metta il cervello in uno stato di attivazione rilassata e concentrata, la situazione migliore per imparare. Mi piace pensare che gradatamente scuole ed insegnanti si concentrino non soltanto sull’insegnamento delle varie materia ma su un apprendimento socio-emotivo, che, a seconda delle età, aiuti i bambini a riconoscere e gestire efficacemente le proprie emozioni, ad empatizzare e ad andare d’accordo, a trovare motivazione e passione. E cosa c’è di più motivante ed appassionante del comporre la propria musica e suonare con gli amici?

bambini che suonano

MUSICA E INTELLIGENZA EMOTIVA PER IMPARARE CON PASSIONE

Un tipo di insegnamento che non tenga conto di ciò che realmente stimoli i bambini ed i ragazzi ad apprendere, cosa li appassioni veramente, in cui non possano essere messi al comando della loro volontà di apprendere, basato soltanto sullo sviluppo cognitivo non può che produrre noia, disinteresse, svogliatezza, tutte cose che sono l’esatto opposto dell’“appassionarsi”. E la musica, lo sappiamo tutti, è passione.

E allora ecco che la mia mente torna a quei bambini e ragazzi meravigliosi, i giovani compositori delle scuole di Musica Yamaha, che hanno dato vita ad un concerto davvero unico.

Perché unico? Perché questi bambini non suonano brani composti da altri, ma suonano, da soli o con i propri amici, solo musica composta da loro. Fenomeni? Geni? Assolutamente no. Solo bambini e ragazzi che si sono avvicinati alla musica da piccoli, con un metodo di educazione musicale graduale e naturale, ma di qualità e spessore, il metodo Yamaha, il cui obiettivo principale è sviluppare la creatività musicale dei bambini e guidarli, stimolarli, incoraggiarli ad esprimere sé stessi e le proprie emozioni attraverso la musica. Bambini e ragazzi che hanno avuto la fortuna di trovare nelle loro scuole Yamaha, insegnanti capaci di appassionare, che si fidano delle loro capacità, che credono, amano ed alimentano la loro creatività, la loro autonomia, la loro voglia di esprimere sé stessi, guardandosi dentro per raccontarci in musica chi sono veramente. Se voi foste stati lì avreste visto tutto questo ed avreste ascoltato dei brani di una spontaneità e di una dolcezza, talvolta commoventi. Avreste toccato con mano, ma soprattutto sentito col cuore, la loro intelligenza emotiva.

Hanno contribuito a rendere questo spettacolo ancora più emozionante: una fiaba, appositamente creata, che legava tutti gli spunti descrittivi dai quali i bambini hanno tratto ispirazione per comporre i brani; splendidi acquerelli proiettati durante le esecuzioni, creati da Sara Rosa, una scenografa professionista; ma soprattutto  un obiettivo di solidarietà che ha coinvolto i giovani compositori in un progetto bellissimo da realizzare insieme a CBM, onlus che si occupa delle disabilità visive curabili nei Paesi del Sud del mondo: i ragazzi delle scuole Yamaha realizzeranno un CD contenente le loro composizioni ed il cui ricavato andrà a favore di bambini meno fortunati di loro.

Insomma: questo Junior Original Concert non è stato un concerto qualunque, ma è stato un dolcissimo viaggio tra le emozioni dei bambini, preziose ed importanti e delle quali noi adulti abbiamo il dovere di prenderci cura!

Perché i nostri piccoli…hanno emozioni e progetti GRANDI!

musica e bambini

 

 

Chi sono – Roberta Ferrari Ciao! Mi chiamo Roberta Ferrari e sono la responsabile didattica e della formazione degli insegnanti del settore Educational di Yamaha Music Europe, branch Italy. Sapevate che Yamaha avesse anche un settore “Educational”? Da oltre cinquant’anni Yamaha, ha sviluppato un innovativo metodo per l’insegnamento della musica a bambini, ragazzi ed adulti, continuamente in evoluzione. Un passo alla volta, se lo vorrete,  vi guiderò alla scoperta di questo affascinante mondo dell’insegnamento della musica e non solo.

Se vuoi saperne di più sui corsi e sul metodo di educazione musicale Yamaha, scrivi a: [email protected]

 

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