Non riuscite a concentrarvi? Suonate!

Pianoforti
Non riuscite a concentrarvi? Suonate! - Yamaha Music Club

Ne abbiamo parlato anche nel nostro precedente post, i bambini di oggi sono sottoposti a un’infinità di stimoli rispetto al passato: televisione, videogiochi, smartphone, spesso hanno difficoltà a concentrarsi nel fare i compiti o nel seguire le lezioni a scuola. Per questo è così importante che facciano musica: suonando si impara, tra le altre cose, a sviluppare il pensiero multiplo. Le note hanno una durata, un’intensità, una velocità, un’armonia, un ritmo, che va codificato dalla partitura e mixato con la propria volontà espressiva! E badate bene: questo non ha niente a che vedere con il multitasking! Dirò una cosa impopolare: chi dice di essere multitasking ottiene, spesso, risultati più scadenti nei compiti che richiedono attenzione e memoria; talvolta ha difficoltà a filtrare le informazioni, distinguendo tra quelle importanti e quelle no. Non proprio il massimo dal punto di vista della concentrazione!

Suonare uno strumento, invece, aiuta moltissimo a focalizzare la propria attenzione, a mantenerla fissa su qualcosa. Quel gesto apparentemente semplice, richiede al nostro corpo un grande sforzo in termini organizzativi. Facciamola semplice: gli occhi devono leggere le note sullo spartito, il cervello deve tradurre un linguaggio astratto. Poi, il nostro centro di controllo è chiamato a dare il comando  al dito giusto per trasferire sullo strumento le informazioni; braccia, mani, dita devono attivare il movimento e finalmente…un suono, che le orecchie possono ascoltare. Per gestire tutto questo è necessario sviluppare un alto livello di attenzione e di concentrazione.

Close-up of female hands correcting music score

Parliamo per esempio della musica d’insieme, di una lezione di musica collettiva, del suonare in duo, in trio, in un gruppo o in una band: per poter suonare assieme a qualcuno devo imparare ad “accordarmi” (interessante parola: un’infinità di significati, uno più bello dell’altro), ad aspettare il mio turno, ad adeguare il mio suono a quello degli altri, ad andare al loro stesso ritmo, ad accelerare, crescere, diminuire rallentare assieme. Devo imparare a non perdermi, a non fermarmi, a seguire il gesto di un direttore: ancora attenzione e concentrazione. Ma anche suonando da solo devo essere attento e concentrato! È fondamentale ascoltare il suono che produco, modificarlo, ma prima di tutto ascoltare ciò che viene da dentro, concentrandomi su ciò che voglio esprimere e comunicare a chi mi ascolta.

Concludendo, la concentrazione va allenata. A piccoli passi e cominciando da molto piccoli. E la pratica musicale, in età precoce, portata avanti con continuità e con la giusta dose di serietà, piacere e divertimento renderà i vostri figli persone capace di prestare attenzione e di concentrarsi.

Chi sono – Roberta Ferrari Ciao! Mi chiamo Roberta Ferrari e sono la responsabile didattica e della formazione degli insegnanti del settore Educational di Yamaha Music Europe, branch Italy. Sapevate che Yamaha avesse anche un settore “Educational”? Da oltre cinquant’anni Yamaha, ha sviluppato un innovativo metodo per l’insegnamento della musica a bambini, ragazzi ed adulti, continuamente in evoluzione. Un passo alla volta, se lo vorrete,  vi guiderò alla scoperta di questo affascinante mondo dell’insegnamento della musica e non solo.

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