8 strategie per migliorare lo studio del tuo strumento

Strumenti a fiato

Sei alla ricerca di consigli pratici per migliorare lo studio e ottenere performance sempre migliori nel più breve tempo possibile?

Come visto in questo articolo, esistono due modelli di studio, lo studio automatico e lo studio consapevole, e quest’ultimo rappresenta sicuramente una tecnica vincente per uno studio produttivo ed efficace.

A questo punto, però, è arrivato il momento di mettere in pratica quello che abbiamo imparato seguendo passo passo questi 8 semplici, ma utilissimi consigli.

 

STRATEGIA #1 Migliorare lo studio, di più e in meno tempo scegliendo il momento giusto della giornata

Sembra banale, ma studia quando sei produttivo!

Quali sono le tue ore più produttive nell’arco della giornata? Sei mattiniero? Nottambulo?

Abbiamo tutti alcuni picchi e cali di energia durante il giorno. Alcuni hanno molta energia al mattino, altri ritengono che la loro energia cresca con il progredire della giornata, ma poi hanno un calo mostruoso fra le 3 e le 5 del pomeriggio.

Poiché lo studio consapevole è un processo mentale molto dispendioso, studiare nelle ore di bassa energia dà scarsi risultati, fa perdere un mare di tempo, sviluppa cattive abitudini che richiederanno ancora maggior energia per essere corrette.

Al contrario, si può imparare molto più efficacemente e fare progressi maggiori (ed essere meno frustrati) studiando nei momenti in cui mente e corpo sono naturalmente più attenti e concentrati.

Ti consiglio di creare un registro di energia:

Classifica su una scala da 1 a 10 (1 = “Ho bisogno di un pisolino” e 10 = “Sono pronto per correre una maratona”) i vari momenti della giornata.

Sulla base di questo schema, pianifica le sessioni di studio durante i picchi di energia, programmando sonnellini, faccende domestiche o altre attività nei punti di minor energia.

 

STRATEGIA #2 Rendere più agevole lo studio

La forza di volontà è sopravvalutata!

Per molti, la parte più difficile dello studio è incominciare. Ma piuttosto che cercare di aumentare la propria forza di volontà, e sforzarsi di studiare, cerca il modo di rendere le cose più facili e ridurre la quantità di forza di volontà necessaria (perché la forza di volontà è una risorsa limitata).

Per migliorare lo studio, una strategia semplice ma utile è quella di tenere lo strumento a portata di mano (in un luogo sicuro, ovviamente), in modo che quando si avverte l’impellente bisogno di studiare o provare un nuovo modo di affrontare una frase, sia possibile afferrarlo al volo ed iniziare immediatamente a suonare, invece di dover aprire la custodia e sprecare 30 secondi. Trenta secondi possono sembrare pochi, ma il maggiore sforzo necessario per avere lo strumento in mano potrebbe essere il piccolo ostacolo che fa la differenza tra studiare e non studiare.

 

STRATEGIA #3 Aumentare la motivazione

Conosci il detto “la curiosità uccise il gatto?”. La curiosità può essere un mezzo davvero molto efficace per motivarti ad agire. I finali delle serie televisive, ad esempio, sono costruiti per far tornare il pubblico ad appassionarsi alla successiva stagione.

Possiamo usare questo principio per rendere più facile la ripresa dello studio, ovvero per tornare rapidamente in modalità di produttività profonda.

Una volta ho letto di un programmatore di computer, che era solito “rompere” un pezzo di codice prima della pausa pranzo. In questo modo, al suo ritorno, la sua prima priorità era quella di completare quel pezzo di codice. Ha scoperto che questa strategia (avere un compito chiaro da affrontare ed una chiara idea di come attaccare il problema) rendeva molto più semplice il rapido rientro nel flusso di lavoro.

La prossima volta che stai arrivando alla fine di una sessione di studio, identifica un problema o una zona che desideri risolvere e scrivi alcune soluzioni possibili da provare – senza provarne nessuna!

Vai a fare una pausa, e quando torni sai già da dove ricominciare. Scoprirete che la suspense creata da questo compito non concluso, rende più motivante tornare al lavoro e più facile rientrare nella massima produttività.

 

STRATEGIA #4 Motivati a fare di più in meno tempo con lo studio sprint

Allo stesso modo, la prossima volta che ti sorprendi “alla deriva” in modalità “pilota automatico”, o fai fatica a terminare una sessione, prova uno “sprint”. Ciò è molto utile perché si tende a essere molto più produttivi in brevi lassi di tempo.

In generale, troverai che sessioni di studio di massimo 45 minuti sono più efficaci di sessioni di un’ora. Infatti, è più facile mantenere un elevato livello di intensità e di concentrazione quando si sa in anticipo che la durata sarà breve.

Siete pronti a migliorare lo studio del vostro strumento? Mettetevi subito alla prova.

Per questa strategia è necessario:

  • Penna & Blocco per appunti
  • Timer
  • Il vostro strumento

Impostare un timer per 10 minuti (Questo è importante – vedere il conto alla rovescia sul timer aiuta veramente a rimanere a fuoco.)

Definire un obiettivo specifico che vorresti realizzare. Per esempio, la pulizia di intonazione in una frase breve, elaborando più diteggiature, o trovare un modo più convincente di suonare un particolare sezione. Scrivere l’obiettivo e definirlo in termini molto specifici. In questo modo sarà facile verificare se l’obbiettivo sarà stato raggiunto.

Fai quello che serve per realizzare il tuo obiettivo.

Quando i 10 minuti sono finiti, scrivi quello che hai imparato.

prendere appunti per migliorare lo studio

 

STRATEGIA #5 Riduci al minimo gli elementi di disturbo in sala prove

Rendi più facile il “mettere a fuoco”.

Metti il telefono in un’altra stanza e spegnilo. In questo modo ci vorrà un po’ prima di poterlo avviare.

Spegni il computer. Sorridi. Va tutto bene!

 

STRATEGIA #6 Massimizzare l’efficienza fissando limiti di tempo

Che cosa è la legge di Parkinson?

È una legge presente in un saggio umoristico pubblicato nell’Economist nel 1955 da uno storico britannico.

La legge di Parkinson afferma che “il lavoro si espande in modo da riempire il tempo disponibile per il suo completamento“.

In altre parole, se abbiamo una settimana per completare un lavoro, il lavoro durerà una settimana. D’altra parte, se abbiamo solo 24 ore per fare lo stesso lavoro, il lavoro sarà terminato in 24 ore.

Allo stesso modo, se abbiamo tutto il pomeriggio per studiare, passeremo tutto il pomeriggio a studiare. Otterremo gli stessi risultati, solo non nel modo più rapido possibile.

Per migliorare lo studio, allenati a sfruttare il tempo al 100% limitando la durata delle sessioni per una settimana. Impostare un orario di termine della sessione che non ti è permesso superare – ad esempio, il 50-75% della quantità di tempo che normalmente usi. Imposta un timer per la durata totale di studio giornaliero, e vedi che cosa succede se impari a costruire un piano chiaro, obiettivi più specifici, con la determinazione ad essere produttivi sempre, ogni minuto del tuo tempo. Alcuni trovano utile tenere il timer visibile, in modo da poter vedere ogni singolo prezioso minuto di studio che se ne va. Altri lo trovano stressante e fastidioso: prova per un paio di giorni e guarda come reagisci.

 

STRATEGIA #7 Studia il repertorio in più passaggi per essere più proficuo

Ricorda che il tempo e l’energia sono limitati!

È facile perdersi in dettagli microscopici, perdendo tempo a perfezionare una singola nota o una frase. Non c’è niente di male a spendere un sacco di tempo in dettagli così, a meno che non lo stiamo facendo a scapito di altri aspetti importanti e cruciali della nostra esecuzione.

Come possiamo evitare questa trappola “perfezionista”? Con lo studio a passaggi multipli!

Avere cura di dettagli sempre più fini ad ogni passaggio, come in una serie di filtri, ognuno più fine del precedente.

Questo ti aiuterà a mantenere la cognizione del tempo evitando di fissarsi sui dettagli minori a scapito di quelli più importanti.

 

STRATEGIA #8 La pagina più importante di questa guida strategica per migliorare lo studio di uno strumento

Modello di risoluzione dei problemi 1

  1. Definire il problema: Come voglio che suoni questa nota / frase?
  2. Analizzare il problema: Qual è la causa dell’errore?
  3. Identificare possibili soluzioni: Cosa posso modificare per avvicinarmi all’obbiettivo?
  4. Prova possibili soluzioni: Quali modifiche funzionano meglio?
  5. Implementare la soluzione migliore: Rendi permanenti queste modifiche.
  6. Controllo: Queste modifiche continuando a darmi i risultati desiderati? Hanno bisogno di essere raffinate?

Modello di risoluzione dei problemi 2 (ancora più semplice)

  1. Scegli un obbiettivo
  2. Tira la tua freccia
  3. Valuta la distanza tra la freccia ed il centro dell’obbiettivo
  4. Torna al punto uno

Alla fine, take a break!

 

Ti meriti un premio!

È importante premiare e rafforzare cambiamenti di comportamento positivi. Se hai lavorato bene per un’intera settimana meriti una pausa! Fatti una torta e gustatela. Dopotutto nessun sportivo lavora 7 giorni su 7 per raggiungere lo stato di forma ottimale. Lavorare sempre deteriora il tono muscolare. Le pause fanno parte dell’attività sportiva! Prova a pensare alle proporzioni di lavoro di un qualsiasi giocatore di serie a: 80% allenamento – 10% partite – 10% PAUSA!

Spero che tu abbia trovato questi consigli utili e spero davvero che ti abbia risparmiato un po’ di tempo e frustrazione in sala prove.

Le strategie elencate in questa guida rappresentano un campione delle infinite possibilità di migliorare il tuo studio. Semplicemente cerca di essere “razionale” ed applica le stesse regole di buon senso che applichi nel resto della tua vita. Se in automobile vedi che una strada è bloccata, provi a percorrerla un’altra volta? E poi magari una terza per vedere se “magari stavolta funziona”? E allora perché con lo strumento ti comporti così? Se non vedi il risultato voluto, diciamo alla terza volta, quella strategia è sicuramente sbagliata. Possibile soluzione: Cambia strategia! Non sarai sicuro che la nuova via sia quella giusta, ma proseguendo sulla vecchia strada saprai di sicuro che è quella sbagliata! No?

Metti l’anima in tutto quello che fai, soprattutto dal punto di vista musicale. La musica non è solo tecnica e note perfette. La musica richiede di esporci in prima persona, di esternare e trasmettere i nostri pensieri e le nostre emozioni, anche in maniera violenta. Se non lo stai facendo, allenati in questo senso. Altrimenti la tua attuale attività si può chiamare in mille modi. Ma non si chiama Musica.

 

Chi Sono – Marco Pierobon Trombettista e Yamaha Artist, mi sono avvicinato alla musica all’età di otto anni, sono entrato nella banda musicale del mio paese e da allora la musica è diventata la mia vita. Sono stato Prima Tromba delle Orchestre del Maggio Musicale Fiorentino (1999-2002 con Zubin Mehta) e dell’Accademia di S. Cecilia (2003-2008 con Antonio Pappano), ed ho collaborato con lo stesso ruolo con la Chicago Symphony Orchestra (Daniel Barenboim) e l’Orchestra Filarmonica della Scala. Dal 2007 sono titolare della cattedra di Tromba presso il Conservatorio di Bolzano.

 

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2 Commenti

  1. Avatar

    Provo ad applicare i consigli.

  2. Avatar

    Ottimi suggerimenti e per nulla scontati.