Siamo con L’Aura, il cui nuovo attesissimo album “La meccanica del cuore” esce proprio oggi (venerdì 22 settembre 2017).
Come descrivi questo disco? Energico, di indole rock, con testi molto diretti. Ha momenti introspettivi e romantici, ma è anche molto divertente e variopinto. Sono passati alcuni anni dal tuo precedente lavoro discografico e mi sembra che il cambio di direzione sia stato radicale. Sì e non a caso sono passati tanti anni! Quel disco del 2010, arrivato dopo un cambio di management, non mi aveva soddisfatta pienamente, mi aveva allontanata dalla musica che volevo fare e dal mio modo di essere. Mi sono presa una pausa, ho avuto un bambino e poi, grazie a mio marito, Simone Bertolotti, che è un produttore, sono riuscita a ricominciare a scrivere. Ho scritto talmente tanto che non sono riuscita a mettere tutti i brani in questo album, quindi sospetto che il prossimo questa volta non si farà attendere!
Quanto c’è di te in questo disco? Questa volta – e finalmente – c’è molto di me. Ho imparato a seguire la mia natura imprevedibile, a scrivere liberamente, senza imposizioni, sia la musica che i testi.
Hai mai scritto per altri artisti? Ho scritto due brani per Laura Pausini, contenuti nel suo ultimo album. Uno è quello dedicato a suo padre. È stata una bella collaborazione, umanamente abbiamo un vissuto molto simile.
Qual è la tua formazione? Ho studiato pianoforte, ma non al conservatorio: non sopportavo lo stress degli esami! Ho studiato anche violino. Ma presto mi sono dedicata alla composizione dove ho messo davvero tutta me stessa. Come cantante, ho iniziato giovanissima ed ho avuto la fortuna di avere da subito un manager, Andrea Bariselli, che mi ha cresciuta e portata fino ai palchi importanti.
E dal vivo suoni il pianoforte? Sì, suono sempre il pianoforte. Ho la fortuna di suonare con musicisti molto più bravi di me, quindi non me la sento di suonare anche il violino! E da qualche tempo ho anche la fortuna di suonare un AvantGrand! Me ne ha parlato per la prima volta mio marito, anche lui pianista. Non c’è paragone con nessun altro strumento digitale, non lo lascerò più! È come un vero pianoforte, ma senza i problemi che danno i pianoforti quando devono essere amplificati all’interno di una band rock. La scorsa estate me lo sono fatto portare anche in cima ad una montagna, al forte di Exilles!
Per concludere, raccontaci qualcosa del tour. Mio marito Simone è il direttore artistico, una figura che mi era mancata finora. Organizza, decide e garantisce che il suono dei live rispecchi quello del disco. E poi, sono felicissima di avere una band di musicisti eccezionali, con cui il tour toccherà le città principali. Prima, però, regaleremo qualche anteprima ai fan, con dei mini-live in acustico. Seguite le date degli eventi su Facebook!
Chi Sono – Marta Caldara Concertista, formatrice, dimostratrice. Qualsiasi attività preveda l’utilizzo di un pianoforte mi trova sempre coinvolta in prima linea! Adoro l’atmosfera del live e centinaia sono i progetti di questo tipo che mi vedono impegnata. In questo blog vi terrò aggiornati sui progetti e sulle ultime novità dal mondo Yamaha.