Esce l’inedito “Sugar Land”, intervista a Davide Locatelli

Pianoforti Tastiere

Davide Locatelli, classe 1992, nato e cresciuto a Bergamo, inizia a studiare pianoforte da piccolissimo: figlio d’arte, già a 4 anni prende la sua prima lezione dal padre, ex batterista dei “Dalton” ed insegnante di musica. In breve il pianoforte diventa il suo inseparabile compagno di stanza e di vita: si iscrive al conservatorio, dove si diploma nel 2012. 
Una volta diplomato, Davide si sente pronto per una svolta e decide di pubblicare online i video delle proprie performance. In pochissimo, il pianista diventa virale ed acquista sempre maggiore visibilità, fino a farsi notare dalle grandi case discografiche come Sony, con la quale avvia una proficua collaborazione.
Proprio in occasione dell’uscita del suo terzo singolo con l’etichetta musicale Sony, “Sugar Land”, abbiamo ripercorso con Davide le tappe più importanti che lo hanno portato, da giovane studente di conservatorio, a diventare un artista a tutto tondo, determinato e consapevole delle proprie potenzialità.

 

Durante i tuoi studi in conservatorio, cosa ti ha fatto scattare l’idea di dedicarti a una musica diversa?

Il giorno del diploma, a Mantova, tornai a casa mia a Bergamo e dissi a mio padre, anche lui pianista diplomato, che con la musica classica non volevo più avere nulla a che fare, perché non la sentivo mia. Non la prese benissimo, ma cominciai tuttavia a dedicarmi alla reinterpretazione di brani pop-rock. Il primo brano che pubblicai in video fu “Zombie” dei Cranberries e le reazioni furono positive, così continuai su quella strada.

Che cosa pensi delle potenzialità del web?

Il web ti dà e il web ti toglie. Purtroppo è un’arma a doppio taglio: hai molta visibilità, ma sei spesso impotente di fronte ai commenti di quegli utenti che si sentono in dovere di giudicare persino gli aspetti tecnici del tuo lavoro senza possederne le necessarie competenze. Sul web è facile interagire ma spesso ci si trova di fronte ad una corsa a chi la spara più grossa, per farsi notare. Bisogna soprattutto essere bravi a gestire i cambiamenti, prevedere e agire di conseguenza in tempi rapidissimi.
C’è un lungo e intensissimo lavoro di preparazione per produrre un video: devo studiare il brano originale, l’arrangiamento, poi registrare la base musicale e quindi operare a stretto contatto con la produzione del video per creare la storia per immagini, registrare e montare il girato. Prima del risultato finale non sai esattamente se le scelte sono state quelle giuste. Sei convinto dei contenuti che hai creato, ma possono rivelarsi un flop, così come può succedere esattamente il contrario, ed è il successo. In tutto ciò io cerco però di essere sempre me stesso, rimando fedele alle mie scelte artistiche.

Sei tu che scegli i brani? E in base a cosa?

Nel bene e nel male sono tutte mie intuizioni, tendenzialmente scelgo brani che sento miei, ovvero che mi piacciono e in cui mi identifico. Rimetto a nuovo pezzi del passato, dai Nirvana ai Queen, ai Linkin Park, re-interpretandoli al pianoforte con il mio – mi permetto di dirlo – personalissimo e inconfondibile stile pianistico rock.

E le idee dei video ufficiali?

Sì, sono tutte mie. Mi prendo la responsabilità delle mie idee estreme: bruciare un pianoforte o di …affogarlo, come nei miei recenti video sui brani cover di “Pirates of the Caribbean” [Il tema principale del film “Pirati dei Caraibi”] e “Numb” dei Linkin Park.

Qual è l’evoluzione di Davide Locatelli?

Sono alla continua ricerca di cose nuove, conferendo nuove sfumature di modernità anche ai brani che ho già eseguito molto in passato. Per questo ho studiato composizione per cinque anni. Fra poco mi laureo in pianoforte jazz e probabilmente approfondirò anche il pianoforte pop… chi si ferma è perduto!

Non hai mai interpretato un brano del repertorio jazz?

Prima di darmi in pasto al pubblico con un repertorio nuovo voglio essere sicuro di avere i numeri per farlo. Vado cauto, ora finisco i miei studi e quando sarò pronto, mostrerò questo mio nuovo volto.

Consiglieresti quindi anche gli studi di improvvisazione e jazz, parallelamente a quelli classici?

Sì, lo consiglierei certamente.

E’ uscito Sugar Land, il tuo terzo singolo con Sony…

Sugar Land è il primo inedito di Davide Locatelli. E’ un brano che tenevo nel cassetto da tanti anni perché non mi sentivo ancora maturo nel presentarlo al mio pubblico. Ora, a 26 anni, credo di esserlo e con me anche questa mia composizione. Dalla prima scrittura, è stato più volte modificato per comunicare dolcezza e intensa passione. “Sugar Land”  rappresenta il mio volto musicale più intimo, quello meno conosciuto.

Emozionato per l’uscita del tuo primo inedito?

Moltissimo: mettersi a nudo con un pezzo originale è una grande sfida.

I tuoi prossimi impegni?

Sto preparando l’album e il tour nei teatri per il 2020, sempre con il mio inseparabile pianoforte Yamaha AvantGrand N3X. Seguitemi sulle mie pagine Facebook e Instagram per non perdervi nessuna novità.

 

Nel frattempo, godetevi questa performance sull’AvantGrand N3X in esclusiva per gli amici di Yamaha, registrata nella sede italiana di Yamaha Music Europe:

 

 

Chi Sono – Marta Caldara Concertista, formatrice, dimostratrice. Qualsiasi attività preveda l’utilizzo di un pianoforte mi trova sempre coinvolta in prima linea! Adoro l’atmosfera del live e centinaia sono i progetti di questo tipo che mi vedono impegnata. In questo blog vi terrò aggiornati sui progetti e sulle ultime novità dal mondo Yamaha.

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