Come usare MusicCast con Alexa

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Per introdurre il discorso dell’utilizzo di MusicCast con Alexa, possiamo dire che da qualche mese, siamo ufficialmente entrati nell’era degli assistenti virtuali. Il mercato è attualmente conteso da tre partecipanti principali: Siri di Apple, Google Assistant, e Alexa di Amazon. Difficile, molto difficile non averne mai sentito parlare: gli assistenti virtuali, intrisi di intelligenza artificiale, sono in grado di intrattenere una conversazione in linguaggio naturale con un interlocutore in carne ed ossa e di gestire (sempre con comandi vocali) i dispositivi della propria casa intelligente. Tutto ciò che bisogna fare è chiamare l’assistente virtuale (ognuno di essi ha una sua formula specifica, come Hey, Siri o Ok, Google) e chiedergli di accendere il TV, di accendere le luci, alzare le tapparelle e via dicendo.

Le funzionalità degli assistenti virtuali si dividono in due grandi famiglie: quelle integrate e quelle che necessitano di un’interfaccia esterna. Per esempio, volendo chiedere ad Alexa informazioni sul meteo del giorno successivo non c’è bisogno di nulla oltre a un dispositivo con l’assistente virtuale integrato, ma se volessimo controllare l’illuminazione allora avremmo bisogno di dispositivi “compatibili” installati all’interno di casa. In termini informatici (molto semplificati, s’intende), si tratta sostanzialmente di integrare le funzionalità dell’assistente virtuale con quelle dei dispositivi esterni, di modo tale che la luce si possa controllare con comandi vocali, così come il volume della musica, le videocamere di sorveglianza e via dicendo.

Inoltre, un’altra cosa che è utile conoscere è la differenza tra un dispositivo con assistente virtuale integrato e uno “compatibile” con l’assistente stesso: nel primo caso il software è interno al dispositivo e lo si può usare per controllare il resto dell’ecosistema, come la soundbar Yamaha YAS-209 con Alexa integrata; nel secondo, invece, il software non è presente e, per gestire l’apparecchio con comandi vocali, serve un assistente vocale esterno come uno speaker Amazon Echo.

MusicCast 20 con Alexa

MusicCast con Alexa, coppia d’assi

Avendo dedicato a MusicCast diversi approfondimenti (cui rimandiamo), qui ci limitiamo a dire che si tratta della tecnologia Yamaha che permette di realizzare un vero e proprio impianto multiroom e che è integrata in tanti dispositivi diversi, che vanno dalle soundbar ai sintoampli, dagli speaker fino ai giradischi. La possibilità di controllare l’impianto multiroom è tradizionalmente demandata a un’applicazione per dispositivi mobile, con la quale realizzare gli scenari, proporre accoppiamenti di dispositivi e riprodurre la propria musica preferita: l’applicazione, MusicCast Controller, è da sempre il cuore pulsante degli impianti basati su questa tecnologia Yamaha.

L’estensione agli assistenti virtuali, ovvero la possibilità di usare MusicCast con Alexa, è stata la naturale evoluzione: se è possibile controllare i dispositivi con un’app, perché non farlo con comandi vocali? Tutti i dispositivi MusicCast sono compatibili con i comandi vocali di Alexa e il processo di sviluppo e di integrazione delle tecnologie tramite le skill prosegue senza sosta. A livello globale, Yamaha offre due skill dedicate a favorire la comunicazione tra Alexa e l’ecosistema MusicCast: MusicCast Smart Home skill e MusicCast skill. Allo stato attuale è disponibile in Italia solo la prima delle due, mentre per la seconda si parla di un rilascio nel 2020.

La configurazione è piuttosto semplice: si parte dall’app MusicCast Controller insieme all’app di Amazon Alexa e, tramite un’interfaccia chiamata Connect ID, si effettua il collegamento con i dispositivi multiroom, abilitando di fatto il controllo vocale di MusicCast con Alexa tramite un dispositivo Echo esterno. A questo punto, è sufficiente chiamare Alexa e impartirle un comando vocale per ottenerne immediata esecuzione. MusicCast Smart Home è la skill più semplice delle due e permette la gestione vocale di funzionalità di base degli apparecchi, mentre MusicCast skill è invece in grado di agire su funzionalità più avanzate dell’impianto MusicCast permettendo, per esempio, il collegamento di due ambienti separati o la gestione diretta dei servizi di streaming.

Nel frattempo, MusicCast Smart Home ha già un corredo interessante di funzionalità attivabili a voce sui singoli dispositivi, funzionalità accessibili fin da subito: in particolare l’accensione/spegnimento, svariate modalità (espressioni) per la regolazione del volume nei vari ambienti, muto on/off e gestione dispositivo in termini di stop/play/pausa/precedente/successivo. Un set che, come anticipato, copre una piccola parte delle funzionalità pensate e immaginate per un impianto multiroom MusicCast, ma che funge da “assaggio” di ciò che arriverà. E che noi accoglieremo a braccia aperte.

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Comment (1)

  1. Avatar

    Bravi. Siete state molto esaustivi.