Sabato scorso, tra via Tortona e i Navigli, nel cuore della movida milanese e in occasione di Piano City Milano, #YamahaDiscovery ha reso possibile un incontro emozionante tra personalità di spicco del panorama musicale italiano.
Sul palco moderno e accogliente di Base Milano si sono esibiti Gaetano Curreri, leader degli Stadio, Alessio Bertallot, speaker radiofonico e conduttore televisivo, e Fabrizio Foschini, tastierista degli Stadio, al pianoforte Yamaha AvantGrand N3X.
Un’intervista vivace e appassionante, accompagnata dagli intermezzi musicali dalla consolle di Bertallot, che ha richiamato alla memoria alcune pietre miliari della musica italiana, come Albachiara o E dimmi che non vuoi morire.
E poi, le emozionanti esibizioni di Curreri, con canzoni come: “Chiedi Chi Erano i Beatles” o “Donna Bambina” e con una voce che ha raggiunto immediatamente l’anima del pubblico.
“Gli accordi sono sempre gli stessi ma sembra sempre un’altra canzone” Introduce Bertallot,
“È la forza della melodia”, risponde Curreri.
e ancora:
“Ho uno strano rapporto con il rap… ma perché io mi metto davanti allo specchio a farmi la barba… e non me ne viene uno!”
E tra un aneddoto e l’altro, veniamo anche a scoprire che Lucio Dalla invocò una tempesta sul concerto di Guccini e Vasco Rossi scrisse Albachiara su un pianoforte in affitto, perché il budget ai tempi era molto basso.
Le conversazioni sul passato musicale s’intrecciano con le considerazioni sulla scena italiana odierna, con una visione interessante sulla modernità e sulla musica pop in generale.
E poi, l’ultima esibizione toccante: “Un Giorno Mi Dirai”, presentata a Sanremo 2016, che ha lasciato il pubblico a bocca aperta e ispirato un applauso finale con standing ovation.