Un’intera giornata di musica grazie all’impianto MusicCast

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Volendo parlare di come trascorrere una giornata con un impianto MusicCast, bisogna fare una piccola premessa. Per molti, infatti, la musica è una grande passione. È ciò che rilassa, emoziona, ispira ricordi e dà la carica per affrontare le giornate più intense: che sia una serata tra amici o un semplice spostamento da casa a lavoro, è difficile staccarsi da una fonte così importante di emozioni e sensazioni positive.

In casa, il tradizionale impianto stereo è ancora in piena attività. Molti, magari l’hanno sostituito con un modello più recente, con connessione di rete e funzionalità particolari, ma l’idea di ascolto attento di un brano musicale non è tramontata, e probabilmente non succederà mai. Ecco perché tra gli appassionati resistono sia il CD che l’amplificazione stereo, ed è addirittura tornato in voga il vinile, che resta uno dei trend più interessanti anche per il 2020.

A onor del vero, però, il mondo non si è mai fermato: gli impianti di oggi, compatti o a componenti separati, miscelano il fascino di un tempo con la connettività attuale, con l’accesso a servizi di streaming e con quello che da qualche anno è diventato un must per chi ama la musica in casa: il multiroom. Yamaha, da sempre pioniera su questo fronte, ha lanciato qualche anno fa la sua tecnologia proprietaria MusicCast che si fonda sui pilastri della versatilità e della qualità sonora. Il multiroom MusicCast è, innanzitutto, una tecnologia che si estende dai giradischi ai sintoampli, dagli speaker alle soundbar: tutti i prodotti MusicCast si integrano all’interno della rete domestica tramite Wi-Fi e possono essere controllati da un unico ambiente centralizzato, che assume le sembianze di un’app. È così possibile effettuare ogni genere di incrocio, come riprodurre l’audio del CD (se MusicCast) tramite l’amplificatore del salotto, Spotify sui diffusori in cucina e via dicendo.

Ma in pratica, questo impianto MusicCast, come funziona? Abbiamo ipotizzato una giornata stracolma di musica, da vivere con il nostro impianto domestico: ecco com’è andata.

Si parte con la sveglia… MusicCast e con un po’ di musica

Nessuno ha voglia di alzarsi presto, ma con la musica giusta è tutto più facile. La giornata dedicata all’impianto MusicCast inizia dunque a braccetto con uno speaker MusicCast 20 posizionato tatticamente vicino al letto: la sveglia, impostata sull’app MusicCast Controller, ci porta dolcemente alla realtà. Dopo di che, la prima cosa che molte persone fanno è accendere lo smartphone e leggere le ultime notizie o consultare l’e-mail: l’occasione è anche propizia per verificare, su Spotify, se per caso sono usciti nuovi album e, in caso positivo, riprodurne uno sempre su MusicCast 20, approfittando delle funzionalità di streaming.

Entrando poi in cucina per la colazione troviamo un MusicCast 50, che si adatta perfettamente a un ambiente più grande e a diffondere l’audio a 360°. L’ipotesi è propizia per “spostare”, giusto con due tocchi di schermo, l’audio da uno speaker all’altro, facendo sì che la nostra musica preferita ci segua davvero ovunque. Da notare che sui dispositivi multiroom MusicCast possono essere riprodotte tantissime sorgenti: piattaforme di streaming musicale (tra cui Spotify), ma anche i brani che sono presenti all’interno dello smarphone, Internet radio e, tramite connessione bluetooth, tutti i contenuti cui si può accedere con il dispositivo mobile connesso.

Un po’ di relax in compagnia di un vinile e… di Alexa

La giornata scorre con i suoi ritmi: si corre da una parte all’altra, non c’è un attimo di tregua. Ma poi alla fine si torna a casa e, dopo essersi limitati tutto il giorno all’ascolto via smartphone, ora ci si può rilassare davvero. Come anticipato, gli impianti MusicCast possono efficacemente miscelare sorgenti e dispositivi di riproduzione all’interno delle stanze di casa, purché tutti i device siano MusicCast e operino nella stessa rete domestica. Non solo: il sistema multiroom MusicCast è compatibile con Alexa. Questo significa che, sia pur entro certi limiti, le funzionalità di accensione, volume, avanzamento di brani ecc possono essere gestite tramite comandi vocali: il bello di tutto ciò non è soltanto la comodità, ma il fatto che l’elenco dei comandi compatibili può aumentare di continuo, rendendo l’impianto progressivamente sempre più smart.

Smart o meno, questo è il momento di ascoltare un vinile in salotto con MusicCast VINYL 500, riproducendolo prima sull’impianto ad esso collegato, poi sullo speaker della camera da letto nel caso ci si volesse riposare un po’ prima della serata. Due tocchi su MusicCast Controller e il gioco è fatto.

Home Theater e musica: tutto in uno, con un impianto MusicCast

Quando ci sono tante persone in casa, è il momento in cui l’impianto MusicCast dà il meglio di sé. Chi ha diversi dispositivi compatibili si può davvero sbizzarrire, ma anche senza “scomodare” le feste con gli amici, dopo cena può capitare che qualcuno della famiglia si metta davanti al TV per gustarsi un bel film adrenalinico e altri preferiscano più relax e un po’ di musica nelle altre stanze.

Il primo accenderà Netflix e si gusterà esplosioni, inseguimenti e sparatorie sulla soundbar del salotto, gli altri riprodurranno nelle loro stanze i brani appena usciti sulla piattaforma di streaming oppure presenti nel server domestico, già sapendo di poter gestire la riproduzione dell’audio nei vari ambienti semplicemente entrando in MusicCast Controller. A meno che, chi si sta godendo il film non abbia deciso di “confiscare” i MusicCast 20 e MusicCast 50 delle altre stanze di usarli, tramite tecnologia MusicCast Surround, come canali posteriori connessi (senza fili) alla soundbar, per un ulteriore senso di immersione nelle vicende. Tecnicamente è fattibile… ma non è detto che gli altri siano d’accordo.

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